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COLTIVAZIONE IN BIOLOGICO DELL’ARACHIDE
La coltivazione biologica delle arachidi richiede un'attenzione particolare alla gestione del suolo, alla selezione delle varietà e alla protezione contro le malattie senza l'utilizzo di pesticidi chimici. Le tecniche agricole devono seguire i principi dell'agricoltura biologica, puntando a preservare la biodiversità, la fertilità naturale del suolo e riducendo l'impatto ambientale. Di seguito, una guida essenziale per coltivare arachidi in regime biologico.
Preparazione del suolo
Le arachidi prediligono terreni ben drenati, sabbiosi o limosi, con un pH compreso tra 5,5 e 6,5. È essenziale lavorare il terreno in modo da evitare ristagni idrici che potrebbero favorire lo sviluppo di patogeni. La concimazione organica, come compost ben maturo o letame, è preferibile per migliorare la struttura del terreno e aumentare la disponibilità di nutrienti.
Selezione delle varietà
La scelta della varietà è cruciale per minimizzare l’insorgenza di malattie e ottenere una resa ottimale. Esistono varietà resistenti a specifiche malattie fungine e parassiti, come l’aflatossina causata da Aspergillus flavus, che sono preferibili in coltivazioni biologiche. La scelta della varietà va fatta anche in base al clima locale e alle condizioni del terreno.
Semina
La semina va effettuata dopo che il terreno ha raggiunto una temperatura di circa 18-20°C. Le arachidi richiedono un clima caldo e stagioni lunghe senza gelate. La densità di semina deve garantire uno spazio adeguato tra le piante, generalmente con una distanza di circa 30 cm tra le file, per permettere un’adeguata aerazione e limitare la competizione per i nutrienti.
Gestione delle erbe infestanti
La gestione biologica delle infestanti è una sfida nella coltivazione delle arachidi. Si possono utilizzare tecniche come la pacciamatura con materiali organici, che riducono la crescita delle infestanti mantenendo l'umidità nel terreno. La sarchiatura meccanica è un’altra pratica comune, ma deve essere fatta con attenzione per evitare di danneggiare le radici e i baccelli.
Irrigazione
Le arachidi hanno un fabbisogno idrico moderato, ma richiedono un’irrigazione regolare durante il periodo di crescita. In particolare, è importante evitare la sovrairrigazione durante la fase di maturazione per prevenire l’insorgenza di marciumi. Il sistema di irrigazione a goccia può essere una scelta sostenibile per garantire un apporto idrico equilibrato e ridurre il rischio di malattie fungine.
Controllo biologico delle malattie e dei parassiti
Nel rispetto dei principi dell'agricoltura biologica, è essenziale utilizzare metodi di controllo naturale per combattere i patogeni e i parassiti. Per il controllo di funghi come Aspergillus, che può produrre aflatossine, si può intervenire con tecniche di rotazione colturale, alternando le arachidi con altre colture non ospiti. L'introduzione di insetti predatori naturali può essere utile per limitare la presenza di afidi o altri parassiti, mentre il Bacillus subtilis può essere applicato come agente di biocontrollo per proteggere le piante dalle infezioni fungine.
Raccolta e post-raccolta
La raccolta deve essere effettuata al momento giusto, generalmente quando le foglie iniziano a ingiallire, indicazione che i baccelli sono maturi. Dopo la raccolta, le arachidi vanno essiccate rapidamente per prevenire lo sviluppo di muffe. L’essiccazione deve essere effettuata a basse temperature e in un ambiente ventilato.
Per ulteriori informazioni contattare: Stefano Massa, CIA Puglia s.massa@cia.it
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