CONFERENZA DI PRESENTAZIONE PROGETTO PEANUTPUGLIA

Il 4 febbraio 2022 alle ore 16.00, sulla piattaforma Zoom (questo il link per registrarsi all’evento: https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZYrdOiopjMiGdDSv9yurSxLtdtDxjL-K8oD), ci sarà la
Conferenza di presentazione del progetto PEANUTPUGLIA finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014-2020 - SM 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”, per un importo pari ad Euro € 452.714,00.

Il progetto ha l’obiettivo di: studiare e mettere a punto la selezione varietale più adatta al territorio; sviluppare e testare tecniche colturali innovative in grado di rendere la coltura redditizia e competitiva sul territorio pugliese; testare la possibilità di adattamento delle attuali macchine per la raccolta ovvero la necessità di introdurne di specifiche al fine di massimizzare le rese anche in questa fase; testare e mettere a punto le migliori tecniche di stoccaggio e condizionamento dei frutti nella fase di post-raccolta per offrire al mercato prodotti di alta qualità ed aventi le specifiche caratteristiche richieste.

L’arachide, appartenente alla famiglia delle leguminose, è una coltura migliorativa per i terreni, favorita peraltro da un ciclo veloce, con semina a inizio maggio e raccolta a fine settembre. Nella coltivazione delle leguminose la Puglia rappresenta una delle prime realtà del meridione per superficie e volumi prodotti, seconda solo al Molise (ISTAT), potendo inoltre vantare molte varietà tipiche. La domanda di frutta secca in generale e delle arachidi è in crescita costante da diversi anni in Italia ed in gran parte dei Paesi occidentali, con tassi particolarmente alti negli anni recenti, sino al +10% del 2017, in un mercato che ha superato il miliardo di euro nello stesso anno (ISTAT, ISMEA). Esiste dunque un’opportunità per gli agricoltori pugliesi, legata ad un mercato in crescita e ad una coltura in particolare, quella dell’arachide, quasi totalmente importata da USA, Argentina, Israele, Cina ed India, in un contesto di mercato che invece tende a valorizzare le filiere nazionali e che in generale ama sempre meno i prodotti provenienti da aree ritenute “poco sicure” in termini di sicurezza alimentare.
 L’analisi di contesto mostra anche come l’arachide, come tutte le leguminose, possa offrire sul territorio pugliese vantaggi rilevanti a livello agricolo, come coltura alternativa in rotazione a frumento e pomodoro, con effetti positivi sull’arricchimento dei terreni in azoto e sostanza organica e sulle rese produttive anche delle colture avvicendate.

Sulla base degli approfondimenti effettuati dai membri del Gruppo Operativo del progetto, sebbene dei tentativi siano stati fatti e siano in corso anche in Puglia, lo sviluppo di una filiera dell'arachide a livello locale è molto indietro. Manca una conoscenza adeguata delle tecniche colturali e delle varietà adatte ai nostri territori ed è necessario fare la selezione di varietà, sperimentare e mettere a punto macchine agricole specializzate, testare l’uso di biofertilizzanti e le condizioni ottimali di stabilizzazione e stoccaggio dei frutti per evitare l’insorgenza di fenomeni di spoilage post-raccolta. La risoluzione di questi gap metterebbe i cerealicoltori pugliesi nelle condizioni di cogliere un’interessante opportunità di mercato, differenziando le produzioni con effetti positivi sulla redditività aziendale.

I partner di progetto costituiscono un Gruppo Operativo del PEI AGRI, un modello di cooperazione basato sul “modello di innovazione interattivo” che comporta la collaborazione tra i vari attori per utilizzare al meglio i diversi tipi complementari di conoscenza, il cui principale obiettivo è la co-creazione e diffusione di soluzioni/ opportunità pronte per essere implementate nella pratica.

Il GO PEANUT è composto da importanti esponenti quali: AZIENDE AGRICOLE RIUNITE PEDONE, DARE PUGLIA, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA, CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI PUGLIA, CONAPO, I.F.OR. SRL e da società di consulenza che da anni si occupano di promuovere e valutare le innovazioni nel comparto agroalimentare quali ARETE’ e CASSANDRO.

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